Il superorganismo alveare
Cosa intendiamo quando parliamo di superorganismo alveare?
Prima di scrivere questo breve articolo ho letto moltissime cose, più o meno interessanti e più o meno approfondite. Alla fine ho deciso di descrivere nel modo più semplice e intuitivo possibile il superorganismo alveare, per dare un’idea immediata di quello che intendiamo quando ne parliamo.
Partiamo dalla definizione di organismo: ogni essere vivente, animale o vegetale, inteso come insieme di parti specializzate in grado di svolgere delle funzioni coordinate
Gli organismi vivono all’interno di un ecosistema, un ambiente.
Il superorganismo si pone a metà strada tra l’organismo e l’ambiente, cioè permette ad un organismo di relazionarsi con esso. Permette a degli organismi di poter fare insieme delle cose che singolarmente non potrebbero fare.
Quindi:
ORGANISMO ⇨ SUPERORGANISMO ⇨ AMBIENTE
Nel nostro caso non è la singola ape che interagisce con l’ambiente ma lo fa come parte di un organismo estremamente più complesso: un superorganismo.
Il superorganismo sviluppa un’intelligenza molto superiore rispetto alle singole parti che lo compongono.
Gli organismi che compongono il superorganismo alveare sono:
–ape regina
–api operaie
–fuchi
aggiungiamo anche i favi, perchè sono molto importanti all’interno del superorganismo alveare anche se non rientrano nella definizione di organismo (perchè non sono esseri viventi).
Questi organismi non hanno senso e non hanno alcuna possibilità di sopravvivenza come singoli ma possono sopravvivere, e lo fanno molto bene, come insieme.
A cosa possiamo paragonare il superorganismo?
Per capire il funzionamento del superorganismo alveare possiamo paragonarlo ad un mammifero.
Io immagino spesso una specie di creatura capace di diffondersi nello spazio per poi ricompattarsi.
Immagino le api bottinatrici, ad esempio, come delle mani che prendono il cibo, lo rielaborano attraverso gli enzimi e lo distribuiscono al resto del “corpo”, come un apparato digerente.
Possiamo pensare alle api ventilatrici come ad un sistema di termoregolazione. Come noi riusciamo ad abbassare la temperatura del nostro corpo attraverso il sudore e quindi all’evaporazione di acqua, così le api ristabiliscono la giusta temperatura ventilando.
Le api spazzine che puliscono le cellette dopo la nascita delle larve e portano gli scarti all’esterno possono essere viste come apparato escretore
Il sistema immunitario viene assicurato dalla continua opera di pulizia, di utilizzo e produzione di sostanze antisettiche e antibatteriche (propoli, miele, pappa reale).
La funzione di riproduzione cellulare è compito della regina che, con la deposizione costante di uova, assicura un ricambio generazionale.
La funzione riproduttiva vera e propria invece, assimilabile se vogliamo al parto, è costituita dalla sciamatura. Quest’ultima genera un superorganismo con le stesse caratteristiche genetiche di quello di partenza. In questo caso, il nuovo superorganismo è quello che rimane nell’alveare.
Il contatto diretto e continuo delle api, sia fisico che olfattivo, può essere visto come una sorta di sistema circolatorio e nervoso.
Il sistema endocrino è assicurato dai feromoni prodotti dalla regina
Infine il sistema scheletrico è costituito dai favi. I favi hanno in realtà molte altre funzioni ma di questo vi racconterò in un prossimo articolo 🙂
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3 risposte
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Ciao Maurizio,
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